lunedì 7 ottobre 2013

Perché, a volte, anche la follia va premiata.

Perché alcune donne hanno semplicemente la grazia. 
Quella che non si compra e non si vede nelle vetrine del centro. E che non si sente addosso.
Perché sanno mixare i fiori con il maculato, il giallo con il verde, i pois con i quadri. 
Sanno indossare, valorizzare e lasciar stare. 
Senza ostacoli o incertezze, sanno essere coraggiose. 
Non inseguono i giornali o gli abbinamenti "dovuti" del tipo scarpe-cintura-borsa in coordinato. 
Perché la coordinazione è tutta un'altra storia. 
Non hanno paura, non giudicano, ma esprimono senza bisogno di parole.
Ti giri a guardarle, le osservi, le studi e non le dimentichi. 
Ovunque. 
Non è da tutte indossare una camicia bianca come un vestito da sera, un paio di sneakers come fossero decolté tacco 12, uno short come fosse una tuta lunga e calda. Perché poi c'è la questione del tempo. 
Quello atmosferico. Quello per cui il coraggio ti dice di andare oltre, di non attingere subito alla lana e alla microfibra. Perché il tempo ha bisogno di altro tempo. E noi di essere un po' folli.

Perché, a volte, anche la follia va premiata. 








venerdì 4 ottobre 2013

Qualcosa da indossare.

Ci sono alcune cose che colpiscono e basta. 
Quelle che non hanno bisogno di pensieri e parole. 
Quelle che si definiscono da sole, che ti entrano dentro senza avvisarti. 
Che per loro lasceresti tutto.
Perché hanno la grazia e sono delicate. 
Che sono belle da vedere e che vorresti avere accanto, sempre. Quelle che leggi, perché qualcuno te le fa leggere.  
Ti ispirano e allora le ringrazi, come fossero un dono. Meritato.
Quelle che conquisti, un pezzo alla volta.
Che nascondi e vuoi tenere per te.
Che ci sono certe mattine in cui le senti ancora di più, perché ti svegli così..un po' felice. 
E allora si che ne vale la pena. 
Si inseguono, si rincorrono, si apprezzano. 
Che poi perdi il controllo.
Quelle cose di cui hai bisogno, almeno ogni tanto. 
Perché sono fatte di emozioni. 
Perché il profumo che rilasciano è forte.
Quelle che si urlano e si abbracciano. 
Perché loro sono così, eleganti. Inaspettate. 

E poi, semplicemente, si lasciano indossare.

















Friday: mood of the day


mercoledì 2 ottobre 2013

Come il caffè.

Come i glitter dorati sulle scarpe. 
O gli occhiali scuri a nascondere i segni di una notte folle.
Come la sensazione di osservare il mondo che si muove dall'alto consapevoli che possiamo fare ancora tanto.
Come il profumo del caffè al mattino, caldo e accogliente. E l'odore delle rose bianche, tenere e fragili. Quello che ti invade casa, tanto che poi alla fine non sai stare senza. 
Come le foto di Parigi, con tutte le sfilate e i Valentino annessi. Dopo che c'è stato spezzato il cuore alla notizia che Marc Jacobs lascia Louis Vuitton.
Come perdersi nella seta rosa, nelle felpe con pietre preziose e nei biker con quel dettaglio animalier. 
Si perché se non si è capito, è il dettaglio che fa la differenza. 
Come il libro sugli insegnamenti di Sex and the City, del tipo "quello che ho imparato è che il principe azzurro può anche nascondersi dietro un rospo". Perché, a volte, se le cose non te le fanno leggere con chiarezza, uno continua a nascondersi.
Come il ricordo del mare e la voglia di scappare. Le voglie, quelle passeggere e quelle più importanti. Quelle che scaldano le mani e ti spingono oltre. 
Come il coraggio di mixare il blu con il nero.E di confondersi. 
Come le ore passate a capire quale vestito si adattava meglio alla serata e capire l'importanza delle "occasioni d'uso" di Carla Gozzi. Si perché da Sex and the City ho imparato anche che Big è sempre dietro l'angolo ed è meglio essere pronte. 

Ci voglio credere in tutte le piccole cose. Oggi, domani..