giovedì 26 settembre 2013

Delicatezza.

Perché nella vita bisogna esseri delicati. 
Nelle parole e negli sguardi. Nelle mani e nei movimenti. Al mattino e di sera. Camminando o correndo.
Che sia una pochette di metallo, un abito di paillette o un paio di stivali neri con le borchie.

L'importante è conservarne la delicatezza e la semplicità. Lontano dagli l'eccessi. Quelli li lasciamo a chi nella vita esagera e a voce alta si impone. Perché c'è la prepotenza e poi ci sono i coraggiosi. 
C'è chi parla, soltanto. E va oltre il concetto di utilità.
E poi ci sono gli audaci, quelli che coltivano e seguono le proprie passioni senza imporre nulla. Senza pretese o insegnamenti, consapevoli della propria ricchezza. Quella che non si perde mai. E che un giorno, si spera, porterà lontano.

Ci vuole la leggerezza di un fiocco nero sulla schiena nuda.
Di un crop-top abbinato alla pelle nera.
La leggerezza dei capelli raccolti attorno ad uno chignon.
Quella di un sogno inseguito. Guardando oltre, libere e con i tacchi alti.







  



    

martedì 24 settembre 2013

Ci vuole il disordine per fare l’ordine

Tra il profumo di salsedine e il desiderio di indossare un paio di stivali neri di Stuart Weitzman, appena presentati a Milano da Kate Moss. Tra le passeggiate in spiaggia e le corse al parco sotto la pioggia. Tra il lettino a bordo piscina e una serata sul divano in compagnia di una commedia romantica. Tra un kaftano colorato e un maxi pull in lana. Tra un mohito ghiacciato e una tazza di tè verde bollente. Dalle colazioni saltate, al caffè, al secondo caffè a al pranzo veloce. Dall'olio super abbronzante all'ultima crema anti-aging e super idratante.
E' cosi che ci sentiamo. In bilico tra due stagioni. 
In compagnia dei nostri jeans, che ritroviamo come fossero vecchi amici salutati prima dell’inizio delle vacanze. E dei vestiti lunghi, leggeri, che dopo averci accompagnato nelle serate trascorse in spiaggia, rivivono una seconda stagione con un blazer in cotone. Voglia di short, ma di pelle nera. 
E poi c'è lui, l'immancabile cambio di stagione, che per noi donne è un appuntamento serio. 
Di quelli che fanno riflettere, non soltanto sugli spazi da recuperare nell'armadio appena comprato, sui cassetti da sistemare e sui maglioncini da tenere perché hanno un "che" di vintage.
Di quelli che sedute per terra veniamo sommerse dai sensi di colpa perché con quello che abbiamo li dentro avremmo potuto comprarci un monolocale.
E' un appuntamento con il disordine. 
Perché nella vita ci vuole il disordine per fare l’ordine.
E prendersi una giornata per fare il cambio di stagione, in fondo, è solo prendersi del tempo per noi stesse, fare ordine e andare alla ricerca dell'unico pezzo che manca. Nell'armadio e fuori. Quello che, con decisione, "ora esco a vado a prenderlo", anche con la pioggia e lo sciopero dei mezzi.


  








Mood of the day: Chi sa fa, chi non sa insegna.



martedì 17 settembre 2013

Hello time.

Vediamo ogni giorno gente che corre. Che scrive. Che risponde al telefono mentre paga il conto in tintoria. Leggono mail sperando che il rosso del semaforo duri tre secondi in più in modo da arrivare alla fine. Quel semaforo che alla sera si spera vedere verde, per raggiungere in tempo il ristorante. Il tempo.
E' tutta una questione di tempo?
Come le cose che rimandiamo, quelle annotate su un post-it, quelle segnate sul calendario. Quelle che "non ho tempo ora, poi si vede".

Ogni istante forse meriterebbe maggiore attenzione e cura. Per noi.
L'istante in cui accendiamo la radio, quello in cui scegliamo il paio di scarpe da mettere. O solo il colore. L'istante in cui capiamo che è meglio prendersi tempo per riflettere, sorridere e ringraziare. Tempo per respirare, osservare e non giudicare. Consapevoli che questi momenti sono gli unici ad arricchirci.
Tempo per scorrere le pagine di un giornale. Per fare colazione al mattino e per non diventare fast-food dipendenti. Tempo per comprare un regalo. Per scrivere. Quello in cui meritiamo una distrazione.
Perché l'importante non è avere l'agenda piena.

A quelli che pensano che il multi-tasking sia la parola dell'anno, con tutti gli annessi. Nella vita e nel lavoro.
Se proprio dobbiamo correre, meglio farlo su un paio di scarpe costose.









lunedì 9 settembre 2013

Aspettando l'autunno.

A parte le felpe sporty chic e le gonne anni 50 rosso lacca, va di moda la frase "Hello September surprise me".
Quasi ad invocare un periodo di di cambiamenti.

In effetti, il fatto che le persone cerchino di non cambiare è innaturale, il modo in cui continuiamo a desiderare le cose come erano invece di cercarne di nuove, il modo in cui ci abbandoniamo ai vecchi profumi invece di sentirne di nuovi, il modo in cui siamo certi che nella vita tutto sia per sempre. 
Il cambiamento, questo dipende da noi. 
Possiamo sentirlo e lasciarlo da parte, lontano da ogni tentazione. Oppure possiamo abbracciarlo, come una seconda occasione di vita. Terza, quarta. Abbandonando quella sensazione di sicurezza che la vita di ogni giorno ci trasmette. Semplicemente perché è più bello. 

A chi ancora crede nella dieta del lunedì, nella palestra del primo settembre, nella to-do list giornaliera.
E a chi è oltre. Chi crede semplicemente nel potere del cambiamento, nel coraggio di intraprenderlo e nella soddisfazione di ciò che sarà. Senza bisogno di un calendario a ricordarcelo. 

Buona settimana!! 





giovedì 5 settembre 2013

Grandi dettagli.

Perché la moda, come la vita, è fatta di piccoli dettagli. 
Per questo siate creative, curiose e anche un po' disordinate. 
Del tipo scompigliate i capelli, perché i capelli sempre in ordine sono noiosi. 
Colorate, perché gli abbinamenti grigi fanno un po' troppo domeniche d'autunno.
Scherzate, con chi vi è accanto e con le scarpe argentate. 
Siate coraggiose, tre colori insieme vanno bene lo stesso. A New York, le sfilate hanno giocato con la vicinanza di coppie di colori come il giallo aranciato e il bianco, il verde e il blu, il lilla o il ciclamino. 
"There was a lot of white and black, but also juiced-up yellow, pink and blue for contrasting pop. The graphic details abounded, with tons of lace and overlay. You could imagine that someone ultra sophisticated would wear these looks...and so would someone with a little irreverence. That's the point", parole sante quelle di Oscar de la Renta. 
E ancora, siate coraggiose del tipo.. per una sera possiamo anche abbandonare i tacchi.
Andate alla ricerca del dettaglio, di quello che vi distinguerà dalle altre su un vestito nero. 
Quello buttato li per caso. Pensato, osservato, ammirato.
Quello capace di cambiare un semplice giovedì di settembre.





















lunedì 2 settembre 2013

Summer effects

E poi ti ritrovi con tutti quegli articoli di giornale che svelano i segreti per prolungare l'estate in città. 
Quelli che consigliano le creme super idratanti per mantenere l'abbronzatura il più a lungo possibile. 
Quelli che "ecco come mantenere la forma fisica conquistata durante le vacanze anche d'inverno", oppure "reinventa il tuo kaftano in autunno". Quelli che consigliano oli e impacchi per capelli per prolungare gli effetti benefici del sole e combattere secchezza e aridità. Gommage, scrub, spray, anti-macchie, doppie punte, anti-age, gel, vitamina C.. 
Beh, in fondo, alcuni funzionano.

Penso che  uno dei modi per conservare l'estate è averla negli occhi, sentirne il profumo dentro, immaginarsi tra un anno e vivere nell'attesa. 

Inter alia, per maglioni, calze, sciarpe c'è ancora tempo.