giovedì 18 luglio 2013

Me, myself and Grazia.

Odio la sveglia al mattino, un giorno vorrei un lavoro che mi permetta di svegliarmi quando decido io. 
La sciatteria. Chi porta i tacchi in spiaggia. I piedi senza smalto. 
Pulire l'insalata. 
Chi dice (dopo che sei tornata dal cinema) "ah, io ho letto il libro". 
Chi fa domande inopportune e indiscrete (che nemmeno tua madre). 
Chi si sente un playboy o il Primo Ministro, pensando di salvare il mondo da una nuova crisi del '29.
Il mondo ha bisogno di persone umili ma rivoluzionarie. Chi arricchisce il prossimo imparando dagli altri.
Chi pensa che lo stile sia una questione di scollature o una gara a chi indossa il vestito più corto.
Chi arruffa quintali di maglioni vecchi nell'armadio.
Chi prepara una lista delle cose da fare, talmente precisa e dettagliata, da non risponderti nemmeno ad un messaggio sul cellulare.  

Però mi piace Olivia Palermo. I commessi gentili. 
I foulard di Hermes usati come cinture. Fare due chiacchiere con il proprietario di un ristorante. 
Il caffè al ginseng. Un servizio da tè inglese e antico.
Sex and the City con tutte le Manolo a seguito.
I post di http://www.grazia.it/moda, mi divertono e mi fanno compagnia in ufficio.
Chi guarda avanti, sempre e comunque.
Il profumo delle rose bianche e delle peonie nell'armadio. 
Il sorriso del sabato mattina.


Forse, ancora di più, mi piace pensare che il bilancio tra le cose che non sopporto e quelle che mi piacciono sia sempre a favore delle prime
(prometto che mi impegno a cambiare)


                                           









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